Rapporto annuale 2023

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swissuniversities - Rapporto annuale 2023

Nel rapporto annuale 2023, swissuniversities riferisce sui temi in primo piano nel 2023 e presenta fatti e cifre.

EDITORIALE

Nel febbraio 2023 ho avuto il piacere di assumere la carica di Presidente di swissuniversities - la Conferenza delle Rettrici e dei Rettori delle scuole universitarie svizzere. swissuniversities è l’organizzazione mantello di tutte le 38 scuole universitarie svizzere. Il cuore delle attività di swissuniversities è la rappresentanza della posizione e degli interessi di tutti i tipi di scuole universitarie svizzere.

Nel 2023 sono iniziati i lavori preparatori del nuovo messaggio per l’educazione, la ricerca e l’innovazione 2025–2028. swissuniversities ha seguito da vicino la stesura del Messaggio ERI 2025–2028, in particolare sostenendo la necessità di risorse finanziarie adeguate per consentire alle scuole universitarie di adempiere alle loro missioni e mantenere il loro livello di eccellenza. Nel corso dell’anno, swissuniversities si è inoltre schierata a favore di una nuova riassociazione della Svizzera ai programmi quadro europei Horizon Europe ed Erasmus+. L’anno 2023 è stato quindi caratterizzato da una serie di questioni di attualità che sono essenziali per il futuro della Svizzera come centro scientifico: sia per l’istruzione che per la ricerca, sono essenziali condizioni quadro favorevoli, sia dal punto di vista finanziario che istituzionale. La prosperità e l’indipendenza delle future generazioni svizzere dipendono da condizioni quadro favorevoli per la creazione e la trasmissione della conoscenza.  

Nel corso di numerose interviste e incontri a livello nazionale e internazionale, ho potuto constatare che le scuole universitarie svizzere sono riconosciute e apprezzate per la loro qualità e i loro risultati nella ricerca e nell’istruzione. Questo riconoscimento è il frutto di decenni di lavoro e impegno: il fatto che l’istruzione e la ricerca svizzera siano oggi così solide è merito della lungimiranza degli organi decisionali del passato. Ora tocca a noi garantire il futuro di questa situazione unica e impegnarci per il suo ulteriore sviluppo. 

A nome di swissuniversities, vorrei ringraziare tutte le persone e le istituzioni per il loro sostegno e la buona collaborazione. Mi auguro di continuare a lavorare per trovare soluzioni costruttive e di rappresentare la voce delle scuole universitarie in futuro. 

 

Dott.ssa Luciana Vaccaro
Presidente swissuniversities

DALLA SEGRETERIA GENERALE

Il compito centrale della Segreteria generale di swissuniversities è quello di sostenere le università. Nel 2023 ha continuato a occuparsi di vari temi legati allo sviluppo nazionale e internazionale del panorama dell’istruzione superiore. Tra i temi principali figurano l’accompagnamento dei lavori relativi al Messaggio ERI, lo sviluppo dell’Open Science con particolare attenzione all’Open Research Data e all’Open Access, nonché l’organizzazione di programmi specifici su questioni attuali relative all’insegnamento, alla ricerca e al networking internazionale. Il Segretariato generale swissuniversities ha inoltre fornito servizi per la verifica dei diplomi, la registrazione e l’organizzazione dei test attitudinali per gli studi di medicina e l’erogazione di borse di studio. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutto il personale della Segreteria generale per il suo lavoro competente, impegnato e costruttivo. 

 L’organizzazione mantello è sostenuta principalmente dai suoi membri. Nei suoi vari organi, essi sviluppano le basi per una comprensione comune delle questioni universitarie, consentendo così la formulazione di posizioni consolidate. Nel 2023, swissuniversities ha rivisto il contenuto e la composizione delle varie delegazioni e dei delegati su temi specifici. I loro ruoli e le potenziali sinergie sono stati analizzati in un sondaggio. I risultati di questa valutazione porteranno ad adeguamenti dei comitati nella primavera del 2024. 

Nel 2023 swissuniversities ha accolto due nuovi membri: la Pädagogische Hochschulinstitut NMS Bern, PH NMS Bern, e la Scuola universitaria federale per la formazione professionale, SUFFP. Pertanto swissuniversities conta ora 38 membri

Il panorama dell’istruzione superiore svizzera è in continua evoluzione ed è in grado di affrontare le sfide attuali e future grazie alla cultura della cooperazione. A nome della Segreteria generale, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a trovare soluzioni costruttive nell’interesse delle scuole universitarie e della Svizzera, partecipando alle discussioni e lavorando ai progetti.

 

Dott.ssa Martina Weiss
Segretario generale swissuniversities

swissuniversities in breve

2015

Inizio operazioni

 

 

57

Dipendenti

 

20 uomini / 37 donne
45,35 posizioni a tempo pieno

21 788 797

Sovvenzioni per progetti (in CHF)

 

 

38

Membri

 

12 scuole universitarie
10 scuole universitarie professionali
16 alte scuole pedagogiche

271 245

Numero di studenti 2023/2024

 

scuole universitarie 166 034
scuole universitarie professionali 81 748
alte scuole pedagogiche 23 463

53%

Quota di donne tra gli studenti

 

scuole universitarie 52%
scuole universitarie professionali 49%
alte scuole pedagogiche 71%

Temi di swissuniversities 2023

swissuniversities ha affrontato una vasta gamma di temi nel 2023. Questi comprendevano i seguenti 3 temi prioritari:

AMBITO CHIAVE 1

Consultazione sul messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI) 2025–2028

Ogni quattro anni, il Consiglio federale presenta alle due Camere del Parlamento - in coordinazione con il programma della legislatura – un messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI). Questo messaggio è di importanza strategica per le università e gli altri attori del settore ERI, in quanto definisce le priorità, gli obiettivi e le misure per il nuovo periodo e richiede i finanziamenti necessari per la loro attuazione. 

Nell’anno in esame si è svolta la prima consultazione sul messaggio ERI 2025-2028. Questa si è svolta da giugno a settembre e swissuniversities ha preso posizione questo contesto.

Swissuniversities accoglie con favore l’importanza strategica attribuita dal Consiglio federale all’istruzione e alla ricerca e ne apprezza l’importanza per il nostro Paese. Consapevole della delicata situazione finanziaria della Confederazione, l’associazione universitaria ritiene tuttavia che ciò non debba comportare tagli finanziari sostanziali al settore ERI. Tuttavia, i contributi per il settore ERI proposti nel messaggio ERI 2025-2028 porteranno a un doloroso smantellamento dei servizi forniti dalle scuole universitarie svizzere. Questa situazione mette a rischio la qualità delle scuole universitarie e il loro contributo all’attrattiva della Svizzera come centro di ricerca e innovazione. La conoscenza è la principale materia prima del nostro Paese e la chiave della sua prosperità. swissuniversities esorta le autorità pubbliche a garantire finanziamenti adeguati alle scuole universitarie e alle istituzioni che promuovono la ricerca e l’innovazione. Senza questi investimenti, le università non possono garantire il mantenimento e lo sviluppo di servizi di alto livello nel campo dell’istruzione, della ricerca e dell’innovazione nel nostro Paese. 

AMBITO CHIAVE 2

Promuovere i giovani talenti

La promozione dei giovani talenti è una missione fondamentale degli istituti di istruzione superiore: consente di garantire l’eccellenza dell’insegnamento e della ricerca e di formare personale qualificato per la società e l’economia. In questo modo, le scuole universitarie sono in grado di garantire la pertinenza delle loro risposte alle attuali sfide sociali, culturali, tecnologiche ed economiche. 

Il dottorato è lo strumento principale per qualificare questi giovani. Al fine di monitorare lo sviluppo dei principi che garantiscono la qualità e l’attrattività della formazione dottorale, swissuniversities ha effettuato nel 2023 una verifica dell’attuazione della sua posizione sulla formazione dottorale. Questa valutazione, basata su un sondaggio tra i membri di swissuniversities, ha identificato le sfide attuali, tra cui l’attuazione della co-supervisione delle tesi. Il rapporto ha anche evidenziato le buone pratiche sviluppate dalle scuole universitarie, come la garanzia di tempo protetto i dottorandi-e hanno a disposizione per avanzare nella loro ricerca.

La mobilità è un altro elemento fondamentale nella formazione dei giovani ricercatori e ricercatrici. Il programma P-1 "Formazione dottorale" ha continuato a essere utilizzato e a sostenere i dottorandi-e nei loro progetti di mobilità. Una relazione intermedia ha sottolineato la necessità di garantire un sostegno a lungo termine alla mobilità - nelle molteplici forme che può assumere - all’interno degli istituti di istruzione superiore, che devono adottare un approccio sistemico a queste tematiche nel contesto generale della promozione della prossima generazione di ricercatori. 

Il programma P-1 sostiene anche i programmi di dottorato presso le scuole pedagogiche e le scuole universitarie professionali, per offrire ai giovani l’opportunità di svolgere un dottorato. Una valutazione condotta da esperti indipendenti ha evidenziato l’impatto positivo del programma e l’importanza di proseguire gli sforzi, in particolare per dare ai progetti sostenuti il tempo di diventare sostenibili e per raggiungere anche le scuole universitarie più piccole e le discipline minori. 

In questo modo, le università, le scuole universitarie professionali e le alte scuole pedagogiche si impegnano a promuovere condizioni ottimali di lavoro, insegnamento e ricerca ottimali per i giovani ricercatori e ricercatrici. swissuniversities ha preso posizione sulle sfide comuni che questi tre tipi di istituzioni, con i loro profili complementari, devono affrontare per promuovere la prossima generazione di ricercatori, ad esempio in termini di promozione della qualità e di pianificazione della carriera. Il documento di posizione evidenzia anche i punti di forza specifici di ciascuna di esse e l’importanza di facilitare la mobilità dei ricercatori da una all’altra. 

Nell’ultimo anno si sono svolte le prime discussioni su un programma di promozione dei giovani ricercatori per gli anni 2025-2028. Le scuole universitarie continueranno a impegnarsi nella promozione dei giovani ricercatori e ricercatrici, in particolare nella fase post-dottorale e nei programmi di dottorato cooperativi. 

AMBITO CHIAVE 3

Consulenza scientifica

L’8 dicembre 2023, la Cancelleria federale, la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione e le sei organizzazioni scientifiche swissuniversities, le Accademie svizzere delle arti e delle scienze, il Consiglio dei PF, Innosuisse, il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e il Consiglio svizzero della scienza hanno firmato l’accordo quadro per la consulenza scientifica. Già nella fase precedente una crisi, questo crea chiarezza sul processo di cooperazione e garantisce un ampio sostegno nella comunità scientifica. Gli organismi scientifici consultivi ad hoc possono essere coinvolti nelle crisi se il Consiglio federale lo ritiene opportuno, attivando un’organizzazione di crisi interdipartimentale. 

Il "telefono rosso" di swissuniversities

Insieme al governo federale, le organizzazioni scientifiche hanno elaborato un regolamento, tra cui un codice di condotta che chiarisce la divisione dei ruoli tra scienza e politica in caso di crisi future. La Cancelleria federale ha proposto che l’amministrazione federale abbia un punto di contatto chiaramente definito presso una delle organizzazioni scientifiche partecipanti. Questo fungerebbe anche da centro di coordinamento centrale in future situazioni di crisi. I presidenti delle istituzioni ERI hanno concordato che questo ufficio di coordinamento centrale dovrebbe essere ancorato a swissuniversities. swissuniversities sarà contattata come interfaccia con il governo federale in caso di crisi e garantirà il coordinamento tra le istituzioni ERI. Le sei principali organizzazioni scientifiche svizzere proporranno congiuntamente degli esperti per la partecipazione a un organo consultivo. La Confederazione confermerà successivamente gli esperti nominati come membri di questo comitato. 

Per garantire che i processi e le strutture pianificate siano in atto in caso di crisi, una rete di ricercatori deve dialogare con i politici e l’amministrazione anche in tempi non di crisi. Da questa rete, un organo consultivo ad hoc su un tema specifico può essere rapidamente costituito nel quadro di un processo strutturato. Gli scienziati, supportati dalle scuole universitarie e da altri istituti di ricerca, mettono le loro competenze scientifiche al servizio della società, della politica e dell’amministrazione. Ciò promuove lo scambio tra le varie parti interessate, in particolare per quanto riguarda le grandi sfide sociali come la digitalizzazione, il cambiamento climatico, l’energia, la salute e le crisi economiche.

Approfondimento di altri temi attuali

Nel 2023, sono stati fatti passi decisivi sui seguenti argomenti:

Lancio della Open Access Strategy Review

La Strategia nazionale Open Access è stata sviluppata e adottata nel 2017 da swissuniversities e dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) per conto della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI). La strategia persegue l’obiettivo che tutte le pubblicazioni scientifiche finanziate con fondi pubblici siano liberamente accessibili su Internet entro il 2024. 

Per formulare una strategia Open Access a partire dal 2025, nel 2023 è stata avviata la revisione della strategia di accesso aperto con l’obiettivo di valutare e aggiornarele caratteristiche chiave della strategia attuale. La versioneriveduta della strategia per l’Open Access tiene conto delle esperienze degli ultimi anni e degli sviluppi attuali, al fine di continuare la trasformazione dell’Open Access su una base aggiornata.

La Delegazione Open Science e i comitati di swissuniversities hanno iniziato il loro lavoro nel 2023. Nell’inverno del 2023 si è svolta una consultazione interna sulla prima bozza della strategia riveduta per l’Open Access. La consultazione esterna, a cui sono state invitate le scuole università, partner ERI e le altre parti interessate, è stata aperta nel dicembre 2023. I risultati di questa revisione della strategia saranno integrati nella pianificazione del programma PgB Open Science II per il periodo 2025-2028. 

Roadmap per le infrastrutture di ricerca

La Roadmap svizzera per le infrastrutture di ricerca 2023 è stata pubblicata all’inizio di giugno. In particolare, essa illustra i dieci progetti infrastrutturali per i quali swissuniversities ha presentato domanda di finanziamento federale per infrastrutture comuni tra scuole universitarie e altre istituzioni del settore dell’istruzione superiore che rispondono a esigenze di rilevanza nazionale. In questo contesto, è gratificante che il messaggio ERI 2025-2028, posto in consultazione tra giugno e settembre, preveda per la prima volta il finanziamento di questi progetti ai sensi dell’art. 47 cpv. 3 LPSU.

swissuniversities si augura che i finanziamenti che saranno finalmente messi a disposizione consentano di coprire i bisogni identificati dall’emergere di questi eccellenti progetti infrastrutturali universitari congiunti che rispondono a esigenze di importanza nazionale - sia in termini di qualità scientifica, pertinenza e fattibilità, sia in termini di accessibilità per diversi gruppi di utenti. Le scuole universitarie attendono quindi con ansia le decisioni di finanziamento della SEFRI, previste per il 2024.

In questo contesto, nel 2023 sono state organizzate anche due tavole rotonde che hanno riunito i partner del ERI ed è stato istituito un gruppo di lavoro ad hoc sotto l’egida della SEFRI con l’obiettivo di adattare il processo della roadmap. swissuniversities ha potuto essere coinvolta in questo quadro e si rallegra del proseguimento delle discussioni e dei lavori nel 2024.

Partecipazione delle scuole universitarie alle alleanze

L’Iniziativa delle università europee è stata lanciata ufficialmente dal Consiglio europeo nella riunione del 14 dicembre 2017. Nel 2018, la Commissione ha pubblicato il primo invito a presentare progetti con l’obiettivo di raggiungere le 60 alleanze. Inizialmente esclusi, l’apertura dei bandi a partire dal 2022 all’area di Bologna consente agli IIS svizzeri di partecipare a queste alleanze universitarie con il finanziamento della Confederazione. Volendo approfittare di questa apertura, le scuole universitarie svizzere sono state molto attive per i bandi 2022 e 2023.

Per i bandi 2022 e 2023, l’UE ha selezionato rispettivamente 4 e 5 progetti di università europee con partecipazione svizzera. Alla luce di questo successo, Movetia ha dovuto dare priorità ad altre attività a causa della mancanza di risorse disponibili, in particolare per il 2023.

Lanciato il 3 ottobre 2023, l’ultimo bando incoraggerà in particolare i progetti che mirano a stabilire una nuova cooperazione transnazionale su larga scala nel quadro di questo programma, raggiungendo così il numero di 60 alleanze. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata per febbraio 2024 e la decisione è prevista per giugno dello stesso anno.

Riunione DACH a Berna e incontri con delegazioni internazionali

In occasione dell’incontro annuale a Berna, i membri dei comitati direttivi delle Conferenze dei rettori di Austria, Svizzera e Germania hanno avuto uno scambio di opinioni sugli attuali sviluppi della politica universitaria nei rispettivi paesi. L’attenzione si è concentrata sulla promozione dei giovani scienziati e sulla pianificazione delle carriere nella ricerca, sull’attenuazione della carenza di manodopera qualificata e sul rapporto tra formazione accademica e professionale, nonché sui rischi e le opportunità associati all’uso dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie chatbot nell’istruzione superiore. Particolare attenzione è stata rivolta al ruolo dell’istruzione superiore nella società. L’incontro si è svolto il 21 e 22 settembre. Durante il pranzo comune, il presidente del Consiglio nazionale, Martin Candinas, è stato l’ospite d’onore. I partecipanti hanno potuto godere di una visita privata del Palazzo federale guidata dal Presidente. Il prossimo incontro, nel settembre 2024, si terrà in Austria. 

Il 1° marzo, la Segreteria generale di swissuniversities ha accolto una delegazione di 7 persone della NAWA (Agenzia nazionale polacca per gli scambi accademici), in viaggio di scambio di 3 giorni in Svizzera. Swissuniversities ha inoltre partecipato a un incontro franco-svizzero a Parigi il 5 e 6 ottobre, promosso dall’Ambasciata di Francia in Svizzera e dall’Ambasciata Svizzera in Francia.

Valutazione della ricerca

I criteri di valutazione della ricerca devono essere ampliati. Le scuole università stanno attribuendo un’importanza crescente a questo aspetto, come previsto dal Coordinamento della politica universitaria a livello nazionale 2025-2028. swissuniversities ha quindi firmato l’accordo sulla riforma della valutazione della ricerca nel settembre 2022. L’accordo è coordinato a livello europeo. I suoi obiettivi sono in linea con gli sforzi di swissuniversities per promuovere i giovani ricercatori, l’integrità scientifica, le procedure di nomina eque e la diversità delle carriere, che sono fondamentali per il successo delle scuole universitarie svizzere e il loro impatto sulla società. La riforma della valutazione della ricerca contribuisce in modo significativo allo sviluppo e al consolidamento dell’Open Science in Svizzera.

L’ampliamento dei criteri di valutazione e le conseguenti discussioni con le comunità di ricerca si svolgono presso le scuole universitarie, tenendo conto della diversità delle discipline. swissuniversities sostiene la riforma della valutazione della ricerca attraverso scambi interistituzionali a livello nazionale. A livello internazionale, è stata fondata la «Coalition for Advancing Research Assessment» (CoARA), così come il consorzio dell’accordo, che promuove il discorso sulla valutazione della ricerca e fa avanzare l’attuazione dell’accordo. swissuniversities è membro di CoARA e ha aderito a un gruppo di lavoro sulla «Reforming Academic Career Assessment» nel 2023. 

Compensazione degli svantaggi

La compensazione degli svantaggi consiste nell’adattare le condizioni di studio e/o di esame per compensare gli svantaggi ai quali fanno fronte studenti-esse con disabilità. All’interno di swissuniversities, questo tema trasversale viene affrontato in diverse occasioni, in particolare nell’ambito del P-7 Diversità, inclusione e pari opportunità nello sviluppo dell’istruzione superiore (2021-2024), e da diverse angolazioni. Da un punto di vista istituzionale, la Camera delle alte scuole pedagogiche ha incaricato un gruppo di esperti di elaborare un concetto per lo sviluppo di uno standard nazionale per la compensazione degli svantaggi nelle alte scuole pedagogiche. Inoltre, il Segretariato generale, a nome della delegazione per l’Istruzione e in collaborazione con specialisti universitari, ha iniziato a elaborare raccomandazioni per un approccio e una prassi comune alla compensazione degli svantaggi nelle scuole universitarie svizzere. Si terrà conto dei lavori già svolti sull’argomento, come le linee guida per le università prodotte dalla Rete svizzera di studi sulla disabilità.

Siamo inoltre in attesa della sentenza del Tribunale federale sul ricorso di Inclusion Handicap contro la proroga della scadenza del test medico-attitudinale. Questa sentenza potrebbe avere un impatto decisivo sul concetto di test e sulla pratica attuale in termini di ammissione agli studi di medicina.

Progetti finanziati nell’ambito del programma PgB Open Science

Nel 2023, il programma Open Science I ha potuto continuare il proprio lavoro di promozione dell’accesso aperto alla ricerca scientifica con un gran numero di sovvenzioni e completamenti di progetti. Nella fase A, Accesso aperto (OA), sono stati approvati altri 3 progetti che saranno dedicati all’attuazione delle linee d’azione "Alternative forms of publications" e "Setting up of shared services and e-infrastructures" entro la fine del 2024. Cinque progetti OA precedentemente avviati sono stati completati con successo nel 2023. Anche il progetto "Regulatory Framework" sull’analisi giuridica del diritto di pubblicazione secondario è stato completato con successo nell’ottobre 2023 dopo un anno di lavoro. Il rapporto finale descrive la situazione nei paesi europei e contiene proposte di soluzioni legali per il secondo diritto di pubblicazione in Svizzera.

Nella fase B del programma, che riguarda i dati aperti della ricerca (ORD), i primi progetti sono stati lanciati nel 2023 in conformità con il piano d’azione: 40 progetti Swiss Open Research Data Grants (CHORD) hanno iniziato lavori sullo sviluppo (continuazione) delle pratiche ORD. Nel gennaio 2023, 25 progetti della linea d’azione B5.2 Data Stewardship hanno iniziato ad attuare i loro piani d’azione in 31 scuole universitarie, fornendo un esempio concreto di cooperazione tra università nel campo dell’ORD. Poco prima della fine dell’anno, è stato lanciato il progetto ROADS, con l’obiettivo di sviluppare le good practice el quadro della formazione sulla gestione dei dati di ricerca (RDM) nelle scuole universitarie svizzere.

I rifugiati nelle università

La guerra di aggressione della Russia in Ucraina dal 2022 ha innescato anche un dibattito nelle università svizzere su come gestire i rifugiati ucraini. Il panorama dell’istruzione superiore ha rapidamente messo in atto strutture pragmatiche per accogliere il gran numero di studenti ucraini. Sulla base di questa esperienza, nell’ultimo anno sono state lanciate diverse iniziative per consolidare le strutture esistenti e renderle accessibili ai rifugiati. Tra queste, il progetto "Compas" dell’Università di Berna e la collaborazione interuniversitaria "Campus Luzern". swissuniversities segue da vicino gli sviluppi in questo settore e sostiene il coordinamento tra le università con il progetto "Uni4Refugees". Inoltre, gli stretti contatti con la Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) e l’SEFRI consentono un approccio globale alla questione dell’accesso dei rifugiati alle scuole universitarie svizzere.

Inoltre, è stata discussa con la Commissione europea e la SEFRI la collaborazione al progetto "EQPR" (European Qualification Passport for Refugees) per il 2023. Questo documento complementare consentirà di coordinare e semplificare il riconoscimento delle qualifiche dei rifugiati con i parner europei, e quindi di utilizzare le risorse in modo più efficiente. 

Programma speciale per l’infermieristica

Nel 2022, swissuniversities è stata incaricata dalla Conferenza svizzera della scuole univesitarie CSSU di sviluppare un concetto per un programma speciale volto ad aumentare il numero di Bachelor in infermieristica SUP nell’ambito dell’attuazione dell’iniziativa sulle cure infermieristiche.

Sulla base di questo concetto, swissuniversities ha laborato nel 2023 la domanda per la prima parte del programma speciale per la promozione di misure immediate volte ad aumentare l’attrattività, finanziato con fondi legati ai progetti. I progetti delle scuole universitarie professionali devono poter essere realizzati entro soli sei mesi a partire dall’estate 2024. Per questo motivo, si propongono solo adeguamenti rapidamente realizzabili del piano di studi e misure di comunicazione. 

La prima parte del programma speciale non dovrebbe quindi essere concepita in maniera competitiva. Non è previsto un invito a presentare proposte, ma piuttosto la presentazione di un progetto per scuole universitarie professionali che hanno un corso in infermieristica esistente o in programma. La partecipazione delle scuole universitarie è volontaria (opting-in).

L’attuazione della prima parte serve a preparare la seconda parte, più lunga, a partire dal 2025, che si concentrerà sull’aumento del numero di bachelor. L’aumento dei posti di studio si baserà sulle analisi dei bisogni dei Cantoni.

L’intelligenza artificiale nell’insegnamento

Le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (AI) stanno diventando sempre più importanti anche nel contesto accademico dell’insegnamento. Esse hanno un enorme potenziale per il lavoro accademico e avranno un profondo impatto sulle aspettative dei laureati nel mondo del lavoro. La capacità di sfruttare questo potenziale, ma anche di comprendere il funzionamento di queste tecnologie e i rischi ad esse associati, sta diventando una competenza importante per tutti i membri della comunità accademica.  

Il rapido e continuo sviluppo degli strumenti disponibili e la mancanza di routine fanno sì che non esistano ancora risposte universali o chiare alle molte domande sollevate. Per questo motivo, è importante che le università seguano lo sviluppo degli strumenti, adattino le loro pratiche e continuino a integrare queste tecnologie. Dovranno anche assicurarsi di accompagnare e sostenere il proprio personale in questo processo. Infine, lo scambio di buone esperienze, iniziato negli organi di swissuniversities nel 2023, sarà continuato e intensificato nei prossimi anni.

Microcredentials e Verifiable Credentials

Nel 2023, la Delegazione l’Insegnamento ha istituito due gruppi di lavoro ad hoc. Il gruppo Microcredentials - composto da nove rappresentanti dei tre tipi di istituti di istruzione superiore - è stato incaricato di sviluppare una comprensione comune delle microcredenziali per l’istruzione e la formazione nelle scuole universitarie svizzere. Secondo la Commissione europea, le microcredenziali sono piccole unità di apprendimento che portano al riconoscimento delle competenze. Questi formati brevi possono portare alla parcellizzazione di corsi esistenti, ma anche alla creazione di nuovi corsi e formati. Questo nuovo strumento, a disposizione delle scuole universitarie, comporta una serie di sfide, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento tra istituzioni. 

Il gruppo Verifiable Credentials è stato istituito proprio con l’obiettivo di facilitare lo scambio di dati tra le università. Le credenziali che vengono scambiate tra le istituzioni o presentate dagli studenti sono solitamente sotto forma di documenti cartacei fisici o scansionati o di file PDF. Il Gruppo Verifiable Credentials - al quale ogni istituzione è stata invitata a delegare un rappresentante - è stato incaricato di esaminare le esigenze e le possibilità tecniche al fine di sviluppare un sistema decentralizzato che consenta la trasmissione sicura di documenti verificati e verificabili tra le scuole universitarie svizzere. Entrambi i gruppi continueranno il loro lavoro nel 2024.

Milestones

Milestones dei programmi

gennaio

swissuniversities e Springer Nature concludono il secondo accordo di Open Access

swissuniversities ha firmato un secondo accordo di Open Access con Springer Nature per conto delle scuole universitarie e delle biblioteche svizzere. Gli articoli del portfolio Nature Branded possono ora essere pubblicati anche ad Open Access in base all'accordo. Leggi di più.

 

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marzo

Finanziamento di progetti di open research data (ORD)

swissuniversities sostiene le pratiche ORD delle comunità di ricerca e l'istituzione di una data stewardship. Leggi di più.

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marzo

swissuniversities deplora l'erosione delle finanze del settore ERI

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marzo

Partecipazione alla fiera "Asia-Pacific Association for International Education (APAIE)" a Bangkok

Lo stand svizzero di switzerland+ è stato visitato e utilizzato attivamente dalla delegazione svizzera e dai suoi partner internazionali. Molti esperti di mobilità sono passati per esplorare possibili collaborazioni. Leggi di più.

 

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aprile

Pubblicazione della relazione sulla fase di rendicontazione qualitativa 2021-2024

Il rapporto illustra gli sviluppi e le varie iniziative delle università a metà del periodo strategico. Leggi di più.

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maggio

Le scuole universitarie traggono conclusioni negative dopo due anni di mancata associazione ai programmi UE Horizon Europe ed Erasmus+

Due anni fa, il 26 maggio 2021, il Consiglio federale ha interrotto i negoziati per un accordo quadro con l'UE. Per le scuole universitarie svizzere, questa decisione ha conseguenze drastiche. Per il momento, la Svizzera è posizionata come Paese terzo non associato e i suoi ricercatori non possono più partecipare come partner a pieno titolo a Horizon Europe e a Erasmus+. In concreto, le conseguenze sono l'esclusione da ruoli chiave nei programmi dell'UE, una minore capacità di competere e innovare e minori risorse per le università. Leggi di più.

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aprile

Partecipazione alla fiera "NAFSA: Associazione degli Educatori Internazionali" a Washington

La NAFSA ha celebrato il suo 75° anniversario con 8.500 partecipanti provenienti da 105 Paesi. Il padiglione espositivo ospitava 323 espositori diversi provenienti da 49 Paesi, tra cui la Svizzera con il suo stand "study in switzerland+". Leggi di più.

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luglio

swissuniversities esprime l'impegno delle università per i giovani ricercatori

swissuniversities si posiziona sulle sfide che i tre tipi di università devono affrontare per promuovere i giovani ricercatori e mostra come le affrontano. In questo modo, swissuniversities esprime l'impegno delle università nei confronti dei giovani ricercatori. Leggi di più.

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luglio

Presa di posizione sul messaggio ERI 2025-2028

swissuniversities è consapevole della delicata situazione finanziaria della Confederazione, ma chiede un solido finanziamento di base per le istituzioni del settore ERI. Ciò è necessario per mantenere ed espandere l'eccellenza nell'istruzione, nella ricerca e nell'innovazione, che sono fondamentali per l'attrattiva della Svizzera. Leggi di più.

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settembre

Riunione delle conferenze dei rettori DACH a Berna

In occasione del loro incontro annuale a Berna, i membri del consiglio direttivo delle Conferenze dei rettori di Austria, Germania e Svizzera hanno avuto uno scambio di opinioni sugli attuali sviluppi della politica dell'istruzione superiore nei loro Paesi.

 

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settembre

Conferenza della European Association for International Education (EAIE)

Oltre 100 rappresentanti delle università hanno partecipato alla conferenza EAIE di Rotterdam. Leggi di più.

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novembre

Pubblicazione della relazione sulla mobilità degli studenti di dottorato

swissuniversities fa il punto sulla promozione della mobilità dei dottorandi nelle università e analizza gli ostacoli incontrati e le soluzioni e misure introdotte in un rapporto pubblicato nell'ambito del sottoprogetto P-1 TP1 "Promuovere la mobilità dei dottorandi 2021-2024". Leggi di più.

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dicembre

Presentazione alla SHK delle domande di contributo per i progetti per il periodo 2025-2028

swissuniversities ha richiesto alla Conferenza universitaria svizzera (CSSU) un massimo di 100 milioni di franchi per il lancio di cinque programmi nell'ambito dei contributi basati su progetti (PgB) per il periodo 2025-2028, nonché un massimo di 25 milioni di franchi per un programma speciale di mantenimento. Leggi di più.

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dicembre

Consulenza scientifica in caso di crisi

Le istituzioni del settore dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione (FRI) accolgono con favore la proposta di attuazione per il coinvolgimento degli organi di consulenza scientifica nelle crisi, approvata dal Consiglio federale. In questo modo sono stati creati strumenti che consentiranno di integrare il più rapidamente possibile le competenze scientifiche nella gestione delle crisi future. In particolare, sono nuovi i processi predefiniti e la chiara ripartizione dei ruoli tra scienza e politica. Leggi di più.

 

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dicembre

Pubblicazione del rapporto annuale STAAR 2022

È stato pubblicato il primo rapporto annuale dello Swiss Transparency Agreement on Animal Research (STAAR). Il rapporto fornisce informazioni sulle misure di trasparenza adottate dai 26 firmatari dello STAAR. Leggi di più.

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Rapporto finanziario

Bilancio al 31 dicembre

(in CHF)

Attivi

2023

2022

Attivo circolante

0

0

Liquidità

17’374’891

19’465’518

Crediti per forniture e prestazioni

2’121

651’231

Altri crediti a breve termine

152’664

205’522

Ratei e risconti attivi

293’273

314’285

Totale attivo circolante

17’822’949

20’636’557

Attivo fisso

0

0

Immobilizzazioni finanziarie

40’040

40’040

Altri crediti a lungo termine

115’027

0

Impianti mobiliari

138’568

136’991

Immobilizzazioni immaterialei

84’597

28’357

Totale attivo fisso

378’232

205’388

Totale attivi

18’201’180

20’841’945

Passivi

2023

2022

Capitale di terzi a breve termine

0

0

Debiti per forniture e prestazioni

51’926

323’295

Debiti onerosi a breve termine

1’288’747

1’072’667

Altri debiti a breve termin

224’775

129’583

Ratei e risconti passivi

2’115’655

876’400

Accantonamenti a breve termine

0

311’300

Totale capitale di terzi a breve termine

3’681’103

2’713’245

Capitale di terzi a lungo termine

0

0

Altri debiti a lungo termine

11’743’690

15’752’494

Accantonamenti a lungo termine

327’135

474’773

Totale capitale di terzi a lungo termine

12’070’825

16’227’267

Totale capitale di terzi

15’751’928

18’940’512

Capitale proprio

0

0

Riserve

1’427’029

1’430’876

Riporto perdite (riporto utili)

474’404

231’005

Utile annuo (perdita annua)

547’819

239’552

Totale capitale proprio

2’449’252

1’901’433

Totale passivi

18’201’180

20’841’945

Conto economico per l’esercizio chiuso al 31 dicembre

(in CHF)

Conto economico

2023

2022

Quote membri

3’111’694

2’889’425

Contributi dei membri per progetti

173’257

257’703

Contributi Confederazione secondo LPSU

1’522’520

1’442’818

Rimborso contributi Confederazione secondo LPSU

-138’264

-10’110

Contributi Confederazione mandati

743’200

716’500

Rimborso contributi Confederazione mandati

-19’513

-69’850

Contributi vincolati a progetti della Confederazione

2’327’460

1’659’171

Rimborso contributi vincolati a progetti della Confederazione

0

-81’234

Contributi Cantoni secondo LPSU

1’522’520

1’442’817

Rimborso contributi Cantoni secondo LPSU

-138’264

-10’110

Contributi Cantoni mandati/decisioni

448’184

782’977

Finanziamento di progetto Commissione europea

0

4’713

Diritti EMS

1’157’927

797’373

Contributi delle scuole universitarie

255’094

243’175

Contributi di terzi

9’343

17’260

Riduzione sul reddito IVA

-46’770

-122’547

Ricavi dell’esercizio

10’928’389

9’960’081

Conteggi fondi fiduciari progetti e programmi

0

33’651

Stipendi

-5’845’850

-5’490’041

Onorari esperti

-327’110

-347’098

Costi delle assicurazioni sociali

-1’269’273

-1’208’213

Altri costi per il personale

-184’629

-70’153

Costi per il personale

-7’626’861

-7’115’505

Costi per l’uso di locali

-868’028

-830’911

Manutenzione, riparazioni, costi leasing

-15’269

-15’057

Servizi di terzi

-1’205’418

-974’538

Assicurazioni cose, contributi

-9’448

-8’727

Costi energetici e di smaltimento

-12’939

-11’004

Costi amministrativi

-222’176

-262’489

Biblioteca

-5’627

-5’555

Costi per l’informatica

-152’127

-148’266

Costi pubblicitari

-307’817

-287’742

Altri costi di esercizio

-201’814

-105’950

Spese finanziarie

-8’840

-61’169

Ricavi finanziari

297

10

Ammortamenti macchine e apparecchiature

-34’509

-32’209

Ammortamenti mobili e attrezzature per ufficio

-16’708

-13’476

Ammortamenti immobilizzazioni immaterialei

-22’922

-7’089

Costi di esercizio diversi

-3’083’345

-2’764’173

Utile aperiodico

328’482

343’213

Spese aperiodiche

0

-218’572

Altri utili non operativi

1’155

856

Risultato straordinario/costi straordinari

329’637

125’498

Utile/perdita d’esercizio

547’819

239’552

Comitato direttivo

@KEYSTONE/Laurent Gillieron
Dott.ssa Luciana Vaccaro

Rettrice Haute École Spécialisée de Suisse occidentale, HES-SO Presidente swissuniversities

Prof.ssa Dott.ssa Astrid Epiney

Rettrice Università di Friburgo, Unifr Vicepresidentessa ex officio

Prof. Franco Gervasoni

Direttore generale Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, SUPSI Vicepresidente ex officio

Prof. Dott. Heinz Rhyn

Rettore Pädagogische Hochschule Zürich, PH Zürich Vicepresidente ex officio

Joël Mesot
Prof. Dott. Joël Mesot

Presidente Eidgenössische Technische Hochschule Zürich, ETH Zürich

Prof. Jürg Kessler

Rettore Scuola universitaria professionale dei Grigioni, FHGR

Meyerkangangi
Prof. Dott. Maxime Zuber

Rettore Haute École pédagogique des cantons de Berne, du Jura et de Neuchâtel, HEP-BEJUNE

Dott.ssa Martina Weiss

Segretaria generale swissuniversities con voto consultivo

Membri

Prof. Dott. Sebastian Wörwag

Rettore Berner Fachhochschule, BFH

Martin Vetterli, Présidence EPFL 2021
Prof. Dott. Martin Vetterli

Presidente École polytechnique fédérale de Lausanne, EPFL

Dott.ssa Barbara Fontanellaz

Direttrice Scuola universitaria federale per la formazione professionale, SUFFP

Prof. Dott. Crispino Bergamaschi

Presidente della Direzione Fachhochschule Nordwestschweiz, FHNW

Prof. Dott. Thierry Dias

Rettore Haute École pédagogique Vaud, HEP Vaud

Prof.ssa Dott.ssa Barbara Bader

Rettrice Hochschule Luzern, HSLU

Prof.ssa Dott.ssa Barbara Fäh

Rettrice Interkantonale Hochschule für Heilpädagogik, HfH

René Weber

Rettore Kalaidos Fachhochschule Schweiz, Kalaidos

Prof. Dott. Daniel Seelhofer

Rettore OST - Ostschweizer Fachhochschule

Prof. Dott. Martin Schäfer

Rettore Pädagogische Hochschule Bern, PHBern

Prof.ssa Dott.ssa Delphine Etienne-Tomasini

Direttrice Haute École pédagogique Fribourg, HEP FR

Prof. Dott. Gian-Paolo Curcio

Rettore Alta scuola pedagogica dei Grigioni, PHGR

Prof.ssa Dott.ssa Kathrin Krammer

Rettrice Pädagogische Hochschule Luzern, PH Luzern

Prof. Dott. Thomas Hermann

Rettore Pädagogische Hochschule Schaffhausen, PHSH; fino 30.11 rettore ad interim; fino 31.07 rettrice Prof.ssa Dott.ssa Gerda Buhl

Prof.ssa Dott.ssa Kathrin Futter

Rettrice Pädagogische Hochschule Schwyz, PHSZ; fino 31.08 Vicerettrice; fino 30.06 rettore Prof. Dott. Silvio Herzog

Prof. Dott. Horst Biedermann

Rettore Pädagogische Hochschule St. Gallen, PHSG

Prof.ssa Dott.ssa Sabina Larcher

Rettrice Pädagogische Hochschule Thurgau, PHTG

Fabio Di Giacomo

Direttore Haute École pédagogique du Valais, HEP-VS

Prof.ssa Dott.ssa Esther Kamm

Rettrice Pädagogische Hochschule Zug, PH Zug

Prof. Dott. Martin Stadelmann

Rettore Pädagogisches Hochschulinstitut NMS Bern, PH NMS Bern

Prof.ssa Dott.ssa Andrea Schenker-Wicki

Rettrice Universität Basel

Prof. Dott. Christian Leumann

Rettore Università di Berna, UniBE

Prof. Dott. Yves Flückiger

Rettore Università di Ginevra, UNIGE

Prof. Dott. Frédéric Herman

Rettore Université de Lausanne, UNIL

Prof. Dott. Bruno Staffelbach

Rettore Università di Lucerna, Unilu

Prof. Dott. Kilian Stoffel

Rettore Université de Neuchâtel, UniNE

Prof. Dott. Bernhard Ehrenzeller

Rettore Universität St. Gallen, HSG

Prof.ssa Dott.ssa Luisa Lambertini

Rettrice Università della Svizzera italiana, USI

Prof. Dott. Michael Schaepman

Rettore Universität Zürich, UZH

Dott.ssa Karin Mairitsch

Rettrice Zürcher Hochschule der Künste, ZHdK

Prof. Dott. Jean-Marc Piveteau

Rettore Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften, ZHAW

Prof. Dott. Guido McCombie*

Direttore Pädagogische Hochschule FHNW; (*partecipa all’assemblea plenaria in veste di ospite)

Prof. Dott. Alberto Piatti*

Direttore Dipartimento formazione e apprendimento / della SUPSI, SUPSI-DFA/ASP; (*partecipa all’assemblea plenaria in veste di ospite)

Segreteria Generale swissuniversities

Dott.ssa Martina Weiss
Segretaria Generale
 

Dott.ssa Sabine Felder
Supplenza Segretaria Generale/ Responsabile del settore Insegnamento e Infrastruttura
 

Etienne Dayer
Responsabile della Camera delle Scuole Universitarie professionali
 

Dott. François Grandjean
Responsabile della Camera delle Scuole Universitarie
 

Dott.ssa Andrea Hungerbühler
Responsabile della Camera delle alte Scuole pedagogiche
 

Noëmi Eglin-Chappuis
Co-responsabile del settore Ricerca e Sviluppo
 

Dott.ssa Stefanie Wyssenbach
Co-responsabile del settore Ricerca e Sviluppo
 

Rahel Imobersteg
Responsabile del settore Politica universitaria
 

Dott. Dimitri Sudan
Responsabile del settore Relazioni internazionali
 

Livia Blarasin
Responsabile Finanza
 

Barbara Jgushia
Responsabile Human Resources
 

Dietrich Lindemann
Responsabile Informatica
 

Josefa Haas
Responsabile Comunicazione

 

Collaboratori Segretariato Generale