STAAR Rapporto annuale 2022
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Sintesi
L'accordo svizzero sulla trasparenza nella sperimentazione animale (“STAAR”, dall’inglese Swiss Transparency Agreement in Animal Research) è stato lanciato nel 2022 per aumentare la trasparenza in materia di uso degli animali per la ricerca. Le 26 organizzazioni firmatarie si sono impegnate 1) a fornire informazioni sul loro utilizzo di animali o il loro sostegno alla ricerca sugli animali; 2) a promuovere il dialogo con il pubblico e la stampa; 3) a fornire opportunità per il pubblico di approfondire la conoscenza sulla sperimentazione animale; 4) a pubblicare informazioni sui progressi fatti in materia di trasparenza. Oltre a questi quattro impegni, sono stati adottati quattro obiettivi iniziali per il periodo 2022-2023: i cosiddetti “STAAR standard”.
Questo primo rapporto annuale fornisce informazioni sulle attività di trasparenza condotte nel 2022 dalle 26 organizzazioni firmatarie dell’accordo STAAR (di seguito: i membri), di cui 14 conducono ricerche sugli animali (riferite qui come “PAR”, dall’inglese Performing Animal Research) e 12 sostengono la ricerca, inclusi progetti che necessitano di animali (riferite qui come “SAR”, dall’inglese Supporting Animal Research). Questo rapporto si basa sulle risposte dei membri a un questionario preparato da un gruppo di lavoro di swissuniversities, l'organizzazione che coordina l’iniziativa. I risultati dell'indagine sono completati da esempi di attività condotte dai membri allo scopo di aumetare la trasparenza.
In breve:
- Il 64% (9/14) delle PAR e l'8% (1/12) delle SAR hanno pubblicato informazioni sulle specie e sul numero di animali utilizzati.
- L'86% (12/14) delle PAR ha organizzato almeno una visita degli stabulari destinata al personale che non lavora con gli animali.
- Tutti i membri hanno risposto alle richieste della stampa, ad esempio sotto forma di dichiarazioni (64% delle PAR e 58% delle SAR).
- Nel 2022, la maggior parte delle PAR ha pubblicato immagini di stabulari (79%, 11/14), del personale (64%, 9/14) e di procedure sugli animali (50%, 7/14); al contrario, i filmati sono stati utilizzati sporadicamente. Ciò si osserva anche tra le SAR che hanno utilizzato le immagini più che i filmati.
- ll 43% (6/14) delle PAR ha fornito dettagli sul livello di gravità delle procedure sugli animali.
- La comunicazione con il pubblico è stata realizzata sotto forma di articoli sulla sperimentazione animale o sulle 3R (86% delle PAR e 83% delle SAR), nonché di conferenze o presentazioni di divulgazione (57% delle PAR e 50% delle SAR). La maggior parte delle PAR (79%, 11/14) ha pubblicato notizie sulla sperimentazione animale o informazioni sulle scoperte ottenute grazie all’uso di animali, mentre solo il 25% (3/12) delle SAR lo ha fatto. I social network Twitter (ora X) e LinkedIn sono stati preferiti rispetto a Facebook e Instagram.
- La maggior parte delle PAR ha organizzato corsi di formazione su come comunicare con la stampa o ha indirizzato il personale verso organizzazioni esterne che forniscono tali corsi (84%, 12/14). Questa pratica non è stata comune tra le SAR.
- La maggior parte delle organizzazioni ha informato in modo trasparente sui propri sforzi per promuovere e far progredire le 3R attraverso vari canali: esempi di metodi 3R implementati sono stati pubblicati sui siti web (93% delle PAR e 83% delle SAR), in altri tipi di pubblicazioni (71% delle PAR e 50% delle SAR) e sui social network (64% delle PAR e 67% delle SAR). Premi in riconoscimento dell’impegno nel settore delle 3R sono stati assegnati dal 29% delle PAR (4/14) e dal 25% delle SAR (3/12).
- La maggior parte delle organizzazioni (93% delle PAR e 67% delle SAR) si sono messe al servizio della comunità locale e delle scuole organizzando o sostenendo eventi per il pubblico. Due PAR hanno organizzato eventi rivolti specificamente ai pazienti.
- I membri hanno sottolineato i seguenti ostacoli al raggiungimento degli impegni STAAR e a una comunicazione più proattiva: personale e fondi limitati, mancanza di competenze tecniche, coordinamento limitato tra gli uffici comunicazione e i dipartimenti che conducono esperimenti su animali, informazioni limitate fornite dai beneficiari delle sovvenzioni.
Sperimentazione animale in Svizzera
La Svizzera è leader nell'industria farmaceutica e biotecnologica e vanta una forte tradizione nella ricerca di base, con una vasta rete di istituzioni accademiche e industriali attive nel settore delle scienze della vita. Per mantenere e sviluppare ulteriormente questa posizione di leadership, che si tratti di istruzione altamente specializzata, assistenza medica o capacità di innovazione, la Svizzera si affida a una ricerca all'avanguardia e responsabile, che in alcuni casi può necessitatre delll'uso di animali. In effetti, la sperimentazione animale rimane oggi essenziale per il progresso e l'innovazione in molti campi: i risultati che si possono ottenere vanno a beneficio della salute e del benessere umano e animale, della conservazione della natura e della nostra comprensione dei processi vitali.
Di fronte a un quesito scientifico, i ricercatori lavorano scegliendo il modello o la combinazione di modelli più pertinenti per rispondervi in maniera deguata. Sebbene i modelli in silico o in vitro (in silico significa studiare e prevedere il comportamento di una parte dell'organismo mediante modellizzazione al computer; in vitro significa studiare una parte di un organismo per mezzo, ad esempio, di culture cellulari) siano da preferire quando possibile - per motivi etici, legali e economici - l'uso di modelli in vivo (in vivo significa studiare un organismo vivente, completo e autonomo in tutta la complessità del suo funzionamento) rimane necessario, soprattutto quando l'obiettivo è comprendere le interazioni tra diversi organi del corpo e nel caso di studi sulla conservazione della natura e la medicina veterinaria.
L'uso di animali per la sperimentazione si è evoluto notevolmente negli ultimi 40 anni, con un netto aumento degli animali geneticamente modificati dalla metà degli anni '90 (in particolare topi, ratti e pesci zebrafish). Parallelamente, a partire dalla metà degli anni '70, la popolazione svizzera ha sviluppato una maggiore sensibilità verso le questioni relative al benessere degli animali. Sono quindi state adottate diverse leggi per rispondere alle aspettative e alle preoccupazioni della società, a partire dalla legge federale sulla protezione degli animali del 1974, seguita dalla prima ordinanza sulla protezione degli animali del 1981; il quadro normativo copre anche l'uso di animali per la ricerca. Da allora, queste norme hanno subito diverse modifiche, tra cui l'introduzione dell'obbligo di nominare un incaricato della protezione degli animali in ogni istituto che effettua esperimenti sugli animali.
Processo di autorizzazione
La sperimentazione animale in Svizzera si basa su tre pilastri fondamentali: autorizzazione, formazione e ispezione. Il processo di autorizzazione a più livelli è descritto nella Figura 1. Per quanto riguarda la formazione, i ricercatori, i responsabili di progetto e gli addetti alla cura degli animali devono rispettare i requisiti della formazione di base e continua. Infine, le autorità cantonali sono tenute a ispezionare ogni anno gli stabulari e almeno il 20% dei progetti autorizzati.
In seguito alla promulgazione dell'ordinanza sulla protezione degli animali, è stata creata nel 1987 la “Fonfazione 3R” al fine di promuovere il principio delle 3R nella sperimentazione animale (le 3R stanno per Replacement, Reduction e Refinement). Nel 2018, è stato istituito il Centro svizzero di competenza 3R (3RCC), un’iniziativa congiunta di università, industrie, uffici federali, governo e associazioni per la protezione degli animali. William Russel e Rex Burch proposero il principio delle 3R nel 1959 con l'obiettivo di proteggere gli animali utilizzati nella ricerca. Da allora, il principio delle 3R si è affermato in tutto il mondo come fondamento di un approccio etico alla sperimentazione animale ed è diventato parte integrante dell'attuale panorama della ricerca svizzera. Per ogni esperimento che prevede l'utilizzo di animali, i ricercatori devono verificare che non vi siano alternative valide e devono garantire che il numero di animali utilizzati sia ridotto al minimo necessario; inoltre, le procedure devono essere perfezionate non solo per evitare o ridurre al minimo il dolore, lo stato ansioso e altri effetti negativi, ma anche per migliorare il benessere degli animali. Il principio delle 3R ha costituito la base del quadro giuridico svizzero che regola la sperimentazione animale.
Nel corso della lunga storia dell'utilizzo degli animali nella ricerca, la società svizzera è diventata più sensibile al benessere degli animali; allo stesso tempo, la mancanza di trasparenza e di comunicazione proattiva da parte della comunità scientifica ha causato la diffusione di informazioni unilaterali su come e perché viene effettuata la sperimentazione animale. Poiché il sistema politico svizzero consente ai cittadini di esprimere le proprie preoccupazioni attraverso iniziative popolari, uno dei risultati di questa informazione parziale è che dal 1985 sono state presentate diverse iniziative contro la sperimentazione animale, le quali sono state tutte respinte. Tuttavia, tali iniziative hanno contribuito a un cambiamento culturale caratterizzato dal miglioramento delle relazioni tra ricercatori e società, da una maggiore comprensione da parte dei cittadini e da una più attenta integrazione delle considerazioni etiche nelle riflessioni dei ricercatori.
Nel 2022, swissuniversities ha inaugurato l'accordo svizzero sulla trasparenza nella sperimentazione animale (STAAR) al fine di sostenere e promuovere ulteriormente la fiducia del pubblico nella sperimentazione animale in Svizzera.
L'obiettivo generale di STAAR è migliorare la comunicazione e la trasparenza sull'uso di animali in ricerca: tutti i membri si impegnano ad incrementare il dialogo con il pubblico. Inoltre, STAAR mira a radicare la comunicazione sulla sperimentazione animale nella pratica comune della ricerca e ad espandere a livello nazionale le reti già esistenti in questo settore. Con l'obiettivo specifico di migliorare la comunicazione in materia di sperimentazione animale, STAAR richiede ai suoi membri di riferire sui progressi compiuti e di identificare ostacoli e lacune da colmare.
Breve storia di STAAR
Durante la campagna sull'iniziativa popolare federale per il divieto totale di praticare la sperimentazione animale, respinta dal 79,1% della popolazione nel febbraio 2022, molti ricercatori si sono resi conto della necessità di fornire informazioni al pubblico e di impegnarsi in modo proattivo a spiegare perché e come vengono condotti gli esperimenti sugli animali in Svizzera. Con lo scopo di sostenere le istituzioni desiderose di migliorare il dialogo con il pubblico, swissuniversities istituisce quindi la commissione STAAR. Tuttavia, le discussioni sulla promozione e il coordinamento delle iniziative per incrementare la trasparenza nella sperimentazione animale sono state avviate molto prima: la nascita di STAAR deve quindi esser vista come la continuazione di iniziative su cui molte istituzioni lavorano da tempo.
Nel 2019, l'associazione “Ricerca per la vita” (dal tedesco “Forschung für Leben”), in collaborazione con l'Università di Zurigo, lanciò l'idea di un accordo sulla trasparenza a livello nazionale. Il progetto fu ulteriormente sviluppato dalle accademie svizzere delle arti e delle scienze, prima di essere trasferito a swissuniversities. Ispirandosi agli accordi sulla trasparenza esistenti in diversi Paesi europei e in seguito a due workshop tenutisi nel 2021, un gruppo di lavoro stese il concetto di STAAR sotto l'egida di swissuniversities, concetto che fu poi elaborato e adottato dalla Camera delle Università di swissuniversities nel novembre 2021. Da allora, STAAR è una commissione della Camera delle Università svizzere.
STAAR riunisce organizzazioni pubbliche e private che svolgono attività di ricerca sugli animali (PAR, dall’inglese “Performing Animal Research”, ad esempio centri di ricerca pubblici e industrie) o che sostengono progetti di ricerca che necessitano del’uso di animali (SAR, dall’inglese “Supporting Animal Resarch”, ad esempio organizzazioni per il benessere degli animali, agenzie di finanziamento). Le attività di STAAR sono pianificate ed eseguite da due organi: l'Assemblea generale, composta dai rappresentanti di tutti i membri di STAAR, e un gruppo di lavoro, composto nel 2022 da rappresentanti di nove membri. Uno dei membri dell’Assemblea generale è designato come istituzione capofila e rappresenta STAAR a livello nazionale.
Nel 2022, le seguenti 26 organizzazioni firmatarie (14 PAR e 12 SAR) erano membri di STAAR e l'Università di Zurigo assumeva il ruolo di istituto capofila:
Elenco delle istituzioni PAR
- Universität Freiburg
- Université de Genève
- Universität Basel
- Novartis International AG
- Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (ZHAW)
- Eidgenössische Technische Hochschule Zürich (ETH Zürich)
- Ecole polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL)
- Universität Bern
- Universität Zürich
- Agroscope
- Université de Lausanne
- Università della Svizzera italiana (USI)
- Paul Scherrer Institut
- Istituto di virologia e di immunologia
Elenco delle istituzioni SAR
- Animal Research Tomorrow
- Società svizzera delle scienze degli animali da laboratorio (SGV)
- Reatch! Research. Think. Change.
- Akademien der Wissenschaften Schweiz
- Forschung für Leben
- Interpharma
- Swiss Association of Veterinarians in Industry and Research (SAVIR)
- Gesellschaft Schweizer Tierärztinnen und Tierärzte
- Centro di competenza svizzero 3R
- Swiss Animal Welfare Officer Network (AWO-N)
- Schweizerischer Nationalfonds (SNF)
- Consiglio dei PF
Impegno 1: saremo chiari su come e perché utilizziamo o sosteniamo l'uso di animali in ricerca.
Questo impegno mira a garantire che tutte le organizzazioni riconoscano pubblicamente il loro uso o il loro sostegno all’uso di animali in ricerca, sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione, e informino a riguardo. Le organizzazioni firmatarie accettano questo principio fondamentale di apertura che è alla base dell'intero accordo.
Impegno 2: incrementeremo la comunicazione con il pubblico e la stampa a proposito del nostro coinvolgimento nella sperimentazione animale.
Lo scopo di questo impegno è garantire che le informazioni sul coinvolgimento nella sperimentazione animale siano messe a disposizione del pubblico. Questo obiettivo si basa sul primo impegno ed evidenzia alcune misure che le organizzazioni possono adottare per facilitare la comunicazione sulla sperimentazione animale.
Impegno 3: saremo proattivi nel fornire al pubblico opportunità di informarsi sul nostro coinvolgimento nella sperimentazione animale.
Questo impegno mira a facilitare un dibattito sulla sperimentazione animale basato sui fatti. Si basa sui primi due impegni e sprona i membri a impegnarsi in modo proattivo con il pubblico, al di là della semplice pubblicazione di informazioni.
Impegno 4: riferiremo annualmente sui progressi compiuti e condivideremo le nostre esperienze.
Il monitoraggio dell'attuazione dell'accordo sulla trasparenza è fondamentale per il suo successo. L'obiettivo di questo impegno è quello di documentare i progressi compiuti dai membri e di informarne il pubblico al fine di ottenere una maggiore apertura nei confronti della sperimentazione animale in Svizzera e di migliorare la qualità delle informazioni disponibili al pubblico.
Ogni anno l'assemblea generale definisce inoltre un elenco di obiettivi specifici derivati dai quattro impegni. Questi comprendono azioni concrete che i firmatari concordano di perseguire e attuare. È previsto che gli obiettivi si evolveranno nel tempo e quindi cambieranno di anno in anno. I seguenti obiettivi (i cosiddetti "Standard STAAR") sono stati adottati per il 2022 fino alla metà del 2023:
1° standard: Dichiarazione
Le organizzazioni firmatarie riconoscono il loro coinvolgimento nella sperimentazione animale pubblicando una dichiarazione ufficiale sul loro sito web che includa l'impegno a promuovere l’adozione delle 3R. Tale dichiarazione è firmata dal responsabile del settore della sperimentazione animale dell'istituzione.
3° standard: Apertura in materia di sperimentazione animale
Le organizzazioni firmatarie si impegnano a fornire spiegazioni comprensibili sui progetti di sperimentatione animale e sulle procedure realizzate sugli animali; inoltre, forniscono informazioni sulle statistiche relative alla sperimentazione animale nella loro istituzione. A questo proposito, esse si impegnano a:
- pubblicare immagini e, se possibile, filmati prodotti in seno alla loro istituzione,
- fornire dati sull'uso degli animali nella loro istituzione,
- menzionare la sperimentazione animale nei comunicati stampa che riportano i risultati della ricerca.
Rapporto annuale 2022
Scopo e metodologia
La base del rapporto annuale di STAAR è un questionario inviato a tutti i membri con lo scopo di recensire le attività di informazione e trasparenza in materia di sperimentazione animale. Presentando pubblicamente le loro iniziative, tutti i membri riconoscono l'importanza della trasparenza e della comunicazione, si assumono le loro responsabilità e promuovono la fiducia della società nella ricerca. Il questionario contribuisce inoltre a migliorare costantemente le attivité di trasparenza e le pratiche volte al benessere degli animali all’interno delle organizzazioni firmatarie.
Il questionario STAAR sviluppato dal gruppo di lavoro si basa su quello prodotto dalla “European Animal Resarch Association”, organizzazione internazionale che ha introdotto il concetto di “accordo sulla trasparenza”. Inizialmente, è stata condotta un'indagine preliminare tra i firmatari per raccogliere informazioni sulle attività realizzate prima della creazione di STAAR; successivamente, sulla base delle risposte dei membri, il questionario è stato rivisto e modificato. Infine, il questionario è stato inviato a tutti i firmatari. I risultati preliminari sono stati presentati in occasione dell'Assemblea generale di STAAR tenutasi in giugno 2023. La Camera delle Università svizzere ha approvato il rapporto finale il 29 novembre 2023.
Standard STAAR 2022
1° standard: Dichiarazione
Il 50% (7/14) delle PAR e il 67% (8/12) delle SAR avevano pubblicato una dichiarazione sulla ricerca animale già prima del 2022. Quattro membri hanno pubblicato una dichiarazione per la prima volta nel 2022. Cinque PAR e due SAR non hanno raggiunto questo obiettivo nel 2022; al momento della compilazione del questionario, la maggior parte di esse stava preparando una dichiarazione da pubblicare nel 2023.
2° standard: Persona di contatto
La maggior parte dei membri (81%, 21/26) aveva nominato un referente per le richieste di informazioni sulla sperimentazione animale già prima del 2022; un ulteriore membro ha designato un punto di contatto nel 2022. Due PAR e due SAR non avevao ancora nominato un referente alla fine del 2022.
3°standard: Apertura in materia di sperimentazione animale
Per quanto riguarda le immagini e i filmati, la maggior parte delle PAR ha pubblicato immagini che illustrano stabulari (79%, 11/14), persone coinvolte nella sperimentazione animale (64%, 9/14) e procedure sperimentali (50%, 7/14); al contrario, i filmati sono stati utilizzati sporadicamente. Ciò si osserva anche tra le SAR, che hanno utilizzato le immagini più che i filmati.
Per quanto riguarda la pubblicazione di dati sull'uso di animali, il 64% (9/14) delle PAR ha pubblicato informazioni sulle specie e il numero di animali utilizzati. Solo una SAR ha pubblicato informazioni sulle specie e il numero di animali utilizzati nei progetti da essa sostenuti. Va notato che questa domanda non si applica ad alcune SAR attive nel settore del benessere animale.
4° standard: Rapporto annuale
Tutti i firmatari hanno fornito informazioni in preparazione del presente rapporto.
Mentre il personale che lavora con gli animali è ovviamente a conoscenza delle attività di ricerca, i dipendenti il cui lavoro non riguarda la sperimentazione animale possono non essere al corrente dell’uso di animali nella loro organizzaione; essi rappresentano quindi un potenziale pubblico delle attività di trasparenza. Informare tutti i dipendenti ha una componente “Culture of care”, in quanto aiuta a far capire e accettare il lavoro dei ricercatori e dei tecnici dello stabulario ai colleghi. Questa domanda non si applica ai sette membri STAAR che non hanno dipendenti.
I risultati mostrano che la maggior parte delle PAR forniscono informazioni sull'uso degli animali tenendo presentazioni o corsi su questo argomento. La comunicazione tramite newsletter o riviste interne è comune sia tra le PAR che tra le SAR. Per quanto riguarda le visite degli stabulari, nel 2022 l'86% delle PAR ha organizzato almeno una visita per il personale non coinvolto nella sperimentazione animale.
Meno del 50% delle SAR ha organizzato visite di stabulari, tenuto presentazioni o invitato i dipendenti a partecipare a seminari sulla sperimentazione animale. Questi membri non dispongono di stabulari e non offrono corsi e workshop, devono quindi organizzare questo tipo di attività in collaborazione con istituzioni esterne.
Diversi membri non parlano sistematicamente della sperimentazione animale durante i colloqui di lavoro o al momento dell'assunzione del personale. Viste le grandi dimensioni e l'organizzazione decentralizzata di alcune istituzioni, fornire informazioni sulla sperimentazione animale può essere considerato irrilevante in molti casi (per esempio, nel caso del personale di una facoltà o di un dipartimento che non svolge alcuna ricerca sugli animali).
Questa domanda si basa sul terzo standard STAAR concordato dai membri nel 2022.
La maggior parte delle PAR ha pubblicato nel 2022 immagini di animali di laboratorio detenuti negli stabulari (79%, 11/14), di persone addette al lavoro con gli animali (64%, 9/14)) e di procedure sugli animali (50%, 7/14); al contrario, i filmati sono stati utilizzati sporadicamente. Ciò si osserva anche tra le SAR, che hanno utilizzato le immagini più che i filmati.
Sebbene siano state pubblicate immagini di procedure sperimentali con animali, solo il 43% delle PAR ha fornito dettagli sul livello di gravità delle procedure e solo il 21% ha fornito informazioni sui metodi utilizzati per l'eutanasia; solo due SAR hanno fornito informazioni sulle procedure o sull'eutanasia.
Per quanto riguarda le pubblicazioni sui social network, Twitter e LinkedIn sono stati i canali preferiti, mentre meno del 50% delle PAR e delle SAR ha parlato di sperimentazione animale su Facebook o Instagram. La comunicazione con il pubblico è stata realizzata sotto forma di articoli sulla sperimentazione animale o sulle 3R (86% delle PAR e 83% delle SAR), nonché tramite conferenze o presentazioni di divulgazione (57% delle PAR e 50% delle SAR). La maggior parte delle PAR (79%, 11/14) ha pubblicato notizie sulla sperimentazione animale o informazioni sulle scoperte ottenute grazie all’uso di animali, mentre solo il 25% (3/12) delle SAR lo ha fatto.
La pubblicazione di statistiche sull'utilizzo di animali di laboratorio è una componente essenziale del 3° standard. L'Ufficio Federale della Sicurezza Alimentare e di Veterinaria (USAV) pubblica ogni anno statistiche sulla sperimentazione animale basate su dati forniti dalle autorità cantonali che a loro volta le ottengono dai responsabili dei progetti. Sebbene questi dati possano essere raccolti anche all'interno delle organizzazioni, solo il 64% delle PAR ha pubblicato informazioni sulle specie e il numero di animali utilizzati. Risulta più difficile per le SAR pubblicare informazioni sulle specie e il numero di animali utilizzati nei progetti che sostengono, poiché questa informazione non è documentata sistematicamente; di conseguenza, solo una SAR ha pubblicato tali informazioni nel 2022.
Infine, il questionario chiedeva di conoscere l'entità dei finanziamenti destinati alla sperimentazione animale. Si tratta di una domanda difficile poiché spesso gli esperimenti sugli animali costituiscono solo un aspetto di un progetto di ricerca: la sperimentazione animale e altri metodi che non richiedono animali posso essere utilizzati in parti diverse di uno stesso progetto. Nonostante ciò, il 14% delle PAR ha pubblicato la percentuale di progetti di ricerca con animali sul totale di progetti finanziati nel campo delle scienze della vita (ad esempio, biologia e medicina); inoltre, due SAR che hanno fornito finanziamenti, hanno pubblicato la percentuale di progetti di ricerca con animali sul totale di progetti da loro finanziati.
I membri hanno riferito di comunicare apertamente sulla sperimentazione animale in risposta a richieste esterne, ad esempio quelle della stampa (64% delle PAR e 58% delle SAR); inoltre, hanno offerto opportunità per saperne di più sulla ricerca con animali, facilitando l'accesso agli stabulari (64% delle PAR), rilasciando dichiarazioni o interviste e contribuendo ad articoli (71% delle PAR e 67% delle SAR). Le dichiarazioni proattive alla stampa sono state meno comuni (46% e 50%). Tutti i membri hanno risposto alle richieste della stampa; in un solo caso, un membro non ha potuto rispondere a una richiesta. Va notato che in alcuni casi l'accesso agli stabulari deve essere limitato a causa di rigidi protocolli igienici.
L'aumento della trasparenza va di pari passo con l'incoraggiamento del personale a comunicare apertamente e a migliorare le proprie capacità comunicative. La maggior parte delle PAR ha offerto una formazione su come dialogare con la stampa o ha indirizzato il personale verso organizzazioni esterne (86%). Ciò non è comune tra le SAR, forse perché i loro dipendenti non sono direttamente coinvolti nella sperimentazione animale.
Il principio delle 3R (dall’inglese “Replacement, Reduction, Refinement”) guida la ricerca sugli animali in Svizzera. È auspicabile quindi che le organizzazioni che conducono ricerche sugli animali o che sostengono l'uso di animali nella ricerca comunichino in modo trasparente i loro sforzi per applicare le 3R. A tal fine, i membri utilizzano diversi canali di comunicazione: esempi dello sviluppo o applicazione di metodi 3R sono presentati sui siti web (93% delle PAR e 83% delle SAR), nelle pubblicazioni (71% delle PAR e 50% delle SAR) e sui social network (64% delle PAR e 67% delle SAR). Inoltre, alcuni membri assegnano “premi 3R” (29% delle PAR e 25% delle SAR). Il 29% delle PAR e il 42% delle SAR hanno organizzato dibattiti pubblici.
Queste domande si riferiscono al primo e al secondo standard STAAR per il 2022:
1° standard: Dichiarazione
Le organizzazioni firmatarie riconoscono il loro coinvolgimento nella sperimentazione animale pubblicando sul loro sito web una dichiarazione ufficiale che includa l'impegno a promuovere l’adozione delle 3R. Tale dichiarazione è firmata dal responsabile del settore della sperimentazione animale dell'istituzione.
Solo il 34% (5/14) delle PAR e due SAR non hanno raggiunto questo obiettivo nel 2022; al momento della compilazione del questionario, la maggior parte di esse stava preparando una dichiarazione da pubblicare nel 2023.
2° standard: Persona di contatto
Le organizzazioni firmatarie identificano un punto di contatto per informazioni sulla sperimentazione animale e sulle iniziative volte ad aumentare la trasparenza (ad esempio, visite dei locali).
La maggior parte dei membri aveva già nominato una persona di contatto prima di firmare l’accordo STAAR. Solo il 15% (4/26) non lo aveva ancora fatto al momento della compilazione del questionario.
Le visite degli stabulari permettono al pubblico di vedere gli animali di laboratorio e di saperne di più sulle loro condizioni di allevamento. La maggior parte delle PAR (93%) ha aperto le proprie strutture al pubblico e ha organizzato visite (43% per i politici; 64% per gruppi con interessi particolari). Solo il 7% (una) delle PAR ha consentito l'accesso agli stabulari durante una giornata porte aperte; un membro non ha ricevuto nessuna richiesta di visitare gli stabulari. Le SAR non hanno stabulari, devono quindi coordinarsi con altri membri STAAR per organizzare tali visite. Solo un membro di questa categoria ha organizzato un evento.
Reatch - Research. Think. Change.
Perché la trasparenza è importante: “Una comunicazione trasparente sul perché e sul come vengono condotti gli esperimenti sugli animali è importante per aiutare il pubblico a capire e ad avere fiducia nella ricerca.”
Reatch è un'organizzazione popolare che promouove una cultura favorevole alla scienza. Attraverso eventi pubblici, pubblicazioni e programmi educativi su argomenti trasversali, ci impegniamo nell’interfaccia tra ricerca e società. Per quanto riguarda la ricerca sugli animali, organizziamo corsi di comunicazione scientifica, offriamo ai ricercatori una piattaforma per confrontarsi con un pubblico più ampio e forniamo informazioni pubbliche sulla sperimentazione animale nel quadro della comunicazione scienza-società.
Reatch ha messo a disposizione dei ricercatori svizzeri una piattaforma per un dialogo sulla loro ricerca e l’importanza della sperimentazione animale basato sui fatti. Con gli hashtag #WirSchaffenWissen e #EnSavoirPlus, questa piattaforma è stata disponibile dal 24 gennaio al 30 gennaio 2022, poco prima della votazione sull'iniziativa popolare "Divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani". Il dialogo è stato apprezzato sia dai ricercatori che dal pubblico.
Nei nostri documenti a disposizione del pubblico, spieghiamo perché l'uso degli animali di laboratorio rimane necessario per i progressi della ricerca biomedica. In due FAQ rispondiamo alle domande più frequenti sull'uso degli animali di laboratorio e i testi clinici sull'uomo in Svizzera. Le nostre schede informative forniscono informazioni sulle credenze più comuni sulla sperimentazione animale.
Membro STAAR dal 2022, come SAR
Persona di contatto/indirizzo e-mail: Jonas Füglistaler
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.reatch.ch / https://reatch.ch/topics/verantwortungsvolle-tierversuche?lang=de / https://reatch.ch/topics/tierversuche-in-der-schweiz-faq
Universität Bern
Perché la trasparenza è importante “Perché vogliamo contribuire a una discussione costruttiva e basata sui fatti sulla sperimentazione animale, sul benessere degli animali e sui metodi di ricerca alternativi.”
Nel 2022, all'Università di Berna sono stati utilizzati 65.628 animali, la maggior parte dei quali per la ricerca di base (malattie umane e veterinarie). Topi (35,8%), pesci (26,6%), bovini (14,6%) e pollame (13,1%) rappresentano le categorie più numerosa. Mentre i topi e i pesci sono utilizzati principalmente per la ricerca di base, come quella sul cancro, i bovini e il pollame sono utilizzati anche per la ricerca sul benessere degli animali.
La ricerca condotta dal “Centro per la corretta stabulazione di pollame e conigli (ZTHZ)” della Facoltà Vetsuisse ha suscitato un grande interesse da parte della stampa; inoltre, un progetto per migliorare il benessere e la salute delle galline ovaiole ha ricevuto un importante finanziamento da una fondazione statunitense.
Membro STAAR dal 2022, come PAR
Persona di contatto/indirizzo e-mail : Isabelle Desbaillets / Nathalie Matter
Per ulteriori informazioni, visitare il sito : https://www.tierversuche.unibe.ch/
Université de Lausanne
Perché la trasparenza è importante: «In quanto istituzione pubblica, è nostro dovere fornire informazioni su ciò che fanno i nostri ricercatori e su come il loro lavoro contribuisce alla società.»
Nel 2022 , il 46% della sperimentazione animale condotta all'Università di Losanna riguardava la ricerca sul cancro (in particolare, l'immunoterapia e la radioterapia “FLASH”). 25,5% degli animali sono stati utilizzati per la ricerca su altre malattie come le malattie infettive, il diabete, l'obesità e l'insufficienza renale. 13,5% degli animali sono stati utilizzati per la ricerca sui disturbi psichiatrici e mentali, il 7% per la ricerca sulle malattie cardiovascolari. Gli animali restanti sono stati utilizzati per studiare le malattie veterinarie (5%) o il monitoraggio degli animali selvatici nel loro ambiente naturale (3%).
Nel 2022, oltre agli invertebrati (lieviti, vermi, moscerini), le principali specie utilizzate all'UNIL e allo CHUV sono state i topi (90%), i pesci zebrafisch (4,3%) e i ratti (3,4%).
Membro STAAR dal 2022, come PAR
Indirizzo e-mail: direxpanim@clutterunil.ch
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: https://www.unil.ch/fbm/fr/home/menuinst/recherche/experimentation-animale.html
Universität Zürich
Perché la trasparenza è importante «La società ha bisogno di essere informata su come e perché gli animali vengono utilizzati nella ricerca al fine di farsi un'opinione sulla sperimentazione animale basata sui fatti.»
Nel 2022, all'UZH sono stati utilizzati 60.977 animali: 59.304 per la ricerca e 1.673 per corsi di formazione. I topi (86,9%), i ratti (3,3%) e i pesci (2,8%) sono stati utilizzati più frequentemente. La maggior parte degli animali da laboratorio (84,7%) sono stati utilizzati in progetti di ricerca di base per lo studio di malattie umane come il cancro (24%), le malattie cardiovascolari (2%) e le malattie psichiatriche o neurodegenerative (13%). Il 4% degli animali è stato utilizzato per studiare malattie veterinarie. L'11,3% degli animali non è stato utilizzato per la ricerca sulle malattie, ma per altri scopi.
Per la prima volta nel 2023, l'UZH ha assegnato il “Premio 3R UZH” a Giuseppe Esposito e Melanie Generali.
Membro STAAR dal 2022, come PAR
Persona di contatto/indirizzo e-mail: Michaela Thallmair
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.uzh.ch/cmsssl/en/researchinnovation/ethics/animals.html / https://www.tierschutz.uzh.ch/en/UZH-3R-Award1.html